7 febbraio 2014

La gente incasina tutto

Sono andato da Mediaworld per vedere in tv un programma di cui mi aveva parlato mio padre a Natale, si chiama Piccoli Casi Umani aka Casini Umani, sul canale 521 del digitale terrestre. Il protagonista di questa puntata era un tizio che fa il barbone, ma non un barbone come gli altri. Lui infatti invece di indossare vecchi abiti e puzzolenti, indossa uno smoking sempre perfettamente lavato e stirato, si lava e si rade tutte le mattine, e quando chiede l’elemosina lo fa con grande sussiego. L’intervistatore gli ha chiesto perché fa il barbone, visto che non ha proprio l’aria del barbone: e lui ha risposto che intanto preferisce essere chiamato senzatetto, visto che barbone non è, essendo egli perfettamente rasato; e poi che si tratta di una scelta di vita, cosa tra l’altro non così rara tra i senzatetto o barboni che dir si voglia. Semplicemente, lui non vuole conformarsi allo stile di vita imperante tra i senzatetto, e quindi gira con questo smoking (anche se lo smoking a rigore sarebbe un abito serale, ha spiegato all’intervistatore, ma purtroppo è l’unico abito in suo possesso e non può indossarne un altro), che una volta a settimana lava in una lavanderia a gettoni e poi si fa stirare gratis in una stireria cinese. “Tutti gli altri senzatetto mi evitano come la peste, mi considerano un reietto, un diverso, per il mio modo di vestire e di comportarmi, insomma per loro sono la feccia” ha spiegato. E spesso sono anche i comuni cittadini, i passanti qualunque, i non-barboni, a guardarlo con scherno, diffidenza o fastidio. “Non si giudica un libro dalla copertina” protestava il senzatetto elegantone, “sono solo l’ennesima vittima del conformismo borghese” continuava a ripetere, mentre rovistava con eleganza tra i cassonetti della raccolta differenziata sotto l’occhio impassibile della telecamera. Molti non gli facevano nessuna elemosina, e spesso veniva anzi preso di mira da bande di balordi che cercavano di picchiarlo o peggio, dargli fuoco. Per fortuna che lui pratica il kung-fu, ha spiegato sorridendo alla telecamera. “Lei sorride anche quando chiede l’elemosina?” gli ha chiesto allora l’intervistatore. “Certo”, ha risposto l’uomo, “il sorriso è importante, lei comprerebbe mai una macchina da un venditore che piagnucolando le dicesse per favore, per favore, compri questa Mercedes Classe E, ho fame e due figli piccoli, per favore!”. “Arrivederci al prossimo Casino Umano!” ha detto alla fine il conduttore del programma. “Si guarda la tv a scrocco eh?” ha detto una voce alle mie spalle. Mi sono girato, era l’addetto alla sicurezza che studia filosofia all’università serale. “È che non riesco a decidere quale acquistare” ho detto io. “No, amico. Tu non guardavi la tv. Tu guardavi dentro la tv”. “Per guardarla dentro, dovrei aprirla. Invece io non l’ho toccata”. L’addetto alla sicurezza mi ha scrutato dall’alto al basso. “Divertente. Stai cercando di confondermi le idee, vero? Come i pivelli che confondono il noumeno con la cosa in sé.” “Il noumeno?”. L’addetto alla sicurezza mi ha afferrato un orecchio. “Il noumeno, sì! Quello kantiano, naturalmente, non quello platonico. Ma una cosa è il noumeno, e una cosa è la cosa in sé – questo Kant lo specifica bene – ma nonostante questo la gente non capisce, la gente pensa che il noumeno sia oggettivo e non una rappresentazione della mente, ed ecco che la gente incasina tutto, la gente incasina sempre tutto, e il risultato qual è? Che si comincia a spiegare il mondo con la metafisica”. “Ahio” ho detto io. “Quello che purtroppo mi sfugge è: che differenza c’è, tra percezione e appercezione? Eh? Eh? Il tuo dolore è percezione, o appercezione?” Io ero ormai in ginocchio, sempre tenuto per un orecchio, e non riuscivo a rispondere per il dolore, e allora ho aperto il palmo della mano con le dita distese e separate, e ho fatto basculare la mano in aria, come per dire: un po’ e un po’.

1 commento:

il biondo ha detto...

tempo fa, ero in giacca e cravatta, rovistavo vicino a un bidone dell'immondizia dove c'erano delle assi di legno e pensavo a come riutilizzarle per del sano bricolage domestico. quello è noumeno? intendo il pensare, non il cassonetto. ti prego, non incasinarmi ancora di più, le assi sono in soffitta ora.